La domanda più ricorrente che ci viene fatta è: “come si supera l’esame da avvocato?” E l’unica risposta possibile è: “non esiste una bacchetta magica per superare l’esame”. Ma come! Davvero non c’è una scorciatoia per superare l’esame?
Oggi esistono strumenti e smart solutions per qualsiasi problema; possibile che non ce ne sia una (tipo “copia ed incolla”) anche per l’esame d’avvocato?
Purtroppo (o per fortuna) no, perché l’esame da avvocato è una prova impegnativa nella quale non si può improvvisare; come tale necessita di una meditata e coerente preparazione.
Anche se ancora non sappiamo quale sarà la formula dell’esame d’avvocato 2023, una certezza l’abbiamo: la Generazione Z sarà chiamata ad una prova non comune rispetto alla sua formazione. Sembra un paradosso vero?
Dopo anni di studio universitario e 18 mesi di pratica i candidati si troveranno di fronte ad un esame per il quale tutto il tempo passato e la preparazione accumulata non bastano? È proprio così!
Vediamo in sintesi i motivi: 1) tempo a disposizione; 2) strumenti a disposizione; 3) obbiettivi.
1) Nel caso di orale rafforzato saranno 30 minuti mentre nel caso di prova scritta saranno 6-7 ore; in entrambi i casi il tempo che verrà concesso per preparare una esposizione orale, ovvero un parere o atto scritto è comunque un tempo non corrispondente a quello che un avvocato di norma avrebbe a disposizione nella realtà per fornire il medesimo parere.
Questo significa che il candidato all’esame di avvocato deve prepararsi a lavorare in un tempo ridotto e molto concentrato.
2) Anche gli strumenti concessi all’esame da avvocato sono meno di quelli che un professionista abitualmente utilizza. Infatti, i codici e il commento giurisprudenziale sono gli unici supporti che potranno essere utilizzati per costruire l’esposizione orale o scritta.
In un mondo in cui abbondano le banche dati, i motori di ricerca e che da ultimo offre anche la IA, sembra proprio che l’esame d’avvocato sia la “penna d’oca” rispetto al word processor.
3) Nella pratica quotidiana il professionista ha come obiettivo il convincimento del giudice ovvero l’esposizione al cliente delle prospettive rispetto ad una problematica giuridica.
All’esame d’avvocato gli obiettivi sono molti di più: dall’esposizione orale o dalla lettura dell’elaborato scritto devono emergere numerose e rilevanti skill che i candidati devono dimostrare di possedere affinché la commissione possa giudicarli idonei.
Queste capacità sono dettagliatamente elencate nelle norme che regolano l’esame e che i commissari devono seguire per valutare ogni singola prova.
Ma allora cosa si può fare? Quali consigli si possono dare ad un candidato all’esame di avvocato 2023?
Innanzitutto, quello di non sottovalutare la prova d’esame: ciò non significa affatto pensare che sia insuperabile, ma solo considerare l’esame da avvocato come una prova peculiare con tanti aspetti da considerare.
E se non esiste una bacchetta magica, comunque ci sono “ricette” per superare l’esame di avvocato che non sono “magiche”, ma frutto di un’esperienza trentennale:
– serve programmazione, perché la preparazione non può essere casuale né disorientata;
– serve metodo, perché la preparazione deve essere circostanziata e finalizzata a quello che sarà davvero utile in sede di esame;
– servono feedback, perché ciascun candidato deve modellare la preparazione in base ai riscontri dei docenti che lo seguono costantemente durante il percorso.
Tutti questi elementi sono le caratteristiche principali dei corsi di preparazione Ius & Law,
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