Esame di Avvocato 2025

gestione del tempo nella prova scritta dell’esame di avvocato: metodo pratico in 7 ore

Perché il tempo è una competenza (non un dettaglio)

La prova scritta dell’esame di avvocato dura 7 ore: un orizzonte che appare ampio ma che, tra lettura della traccia, scaletta, stesura e revisione, si riduce rapidamente. Senza un metodo, anche un contenuto giuridicamente solido rischia di rimanere incompiuto o disordinato, con effetti negativi sulla valutazione. La gestione del tempo non è un aspetto accessorio: è una competenza tecnica da allenare al pari della conoscenza degli istituti.

La tabella di marcia in 7 ore

Di seguito una ripartizione-tipo che bilancia approfondimento e controllo formale:

1) Analisi della traccia e scaletta – 60 minuti

  • Lettura lenta e sottolineatura di parole-chiave.
  • Individuazione dell’istituto e dei quesiti impliciti.
  • Costruzione della scaletta (massimo una pagina), con punti/argomenti in ordine logico.

2) Stesura dell’atto – 5 ore

  • Redazione per blocchi (fatto → diritto → conclusioni/richieste).
  • Inserimento graduale dei riferimenti normativi realmente necessari.
  • Evitare digressioni: ogni paragrafo deve rispondere alla traccia.

3) Revisione finale – 60 minuti

  • Prova di coerenza: il testo risponde a tutti i profili richiesti?
  • Pulizia linguistica: frasi troppo lunghe, ripetizioni, refusi.
  • Controllo formale: intestazioni, richieste conclusive, eventuali allegati.

Nota operativa: pianifica checkpoint ogni 60 minuti. Se sei in ritardo, taglia subito le parti accessorie e tutela la struttura essenziale dell’atto.

Tecniche di cronometro e ritmo

Per trasformare la tabella in abitudine serve allenamento cronometrato.

  • 50’ lavoro + 10’ micro-pausa; ogni 4 cicli, pausa di 15’.
  • pianifica 2 finestre consecutive da 90’ nella parte centrale della prova; sono il momento in cui la concentrazione è massima.
  • riserva almeno 20–30 minuti per gli aggiustamenti finali su conclusioni e richieste.

Scrivere più veloce non significa scrivere peggio

La velocità “utile” è quella che non sacrifica la chiarezza. Alcuni accorgimenti:

  • Paragrafi brevi con titoletti funzionali (es. “In diritto”, “Sulla competenza”).
  • Frasi lineari (principalmente coordinate), lessico giuridico pulito, niente periodi di mezza pagina.

Checklist operativa pre-prova

  • Ho allenato almeno due simulazioni complete a 7 ore?
  • Riesco a costruire uno schema in 40–60 minuti?
  • Gestisco i rinvii del codice senza perdite di tempo?
  • In revisione controllo coerenza e richieste prima dei refusi?
  • Ho un piano B se accumulo ritardo (tagli “intelligenti”)?

FAQ

Come gestire un ritardo in stesura?
Taglia subito esempi e approfondimenti non indispensabili; salva la struttura minima (fatti essenziali, qualificazione giuridica, motivazione, richieste).

Quanto tempo dedicare allo schema?
Al massimo 60 minuti complessivi: 40 per analisi e 20 per strutturazione. È l’investimento a maggior rendimento della prova.

Meglio iniziare dai fatti o dal diritto?
Dai fatti rilevanti secondo la traccia, poi qualificazione giuridica e sviluppo in diritto. L’ordine aiuta il correttore a seguire il filo logico.

Errori da evitare

  • Schema assente.
  • Introduzioni prolisse che consumano la prima ora.
  • Mancata revisione: saltare l’ultimo controllo espone a vizi formali.

Conclusione

Gestire bene il tempo significa aumentare la leggibilità dell’atto e diminuire il rischio di omissioni. Lo scansione dei tempi, unita ai checkpoint orari e alla revisione metodica, è una base solida per arrivare in controllo all’esame.

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