Esame di Avvocato 2025

dalla scuola forense all’esame di avvocato: differenze e strategie da conoscere.

Introduzione

La scuola forense è un passaggio obbligato e prezioso per ogni praticante. Fornisce strumenti, metodo e prime occasioni di esercizio. Ma molti candidati arrivano all’esame con una sorpresa: ciò che hanno fatto durante il biennio non coincide con ciò che serve il giorno della prova.
L’esame ha regole, tempi e criteri diversi. Comprendere questa differenza è il primo passo per non arrivare impreparati.

Differenza 1: il tempo

Alla scuola forense le esercitazioni si svolgono in un ambiente protetto, spesso con tempo più elastico. All’esame, invece, il cronometro è rigido: 7 ore non prorogabili.

  • Alla scuola: si ha modo di riflettere, chiedere chiarimenti, confrontarsi.
  • All’esame: si è soli, con la traccia e il codice. Ogni minuto sprecato non torna indietro.

👉 Strategia: allenarsi con simulazioni complete, cronometrate, senza pause esterne.

Differenza 2: i materiali

Durante le lezioni si lavora con manuali, schemi, appunti e dispense. In sede d’esame, invece, tutto ciò resta fuori. Si entra con i soli codici ammessi (senza commenti o con sola giurisprudenza).

  • Alla scuola: si può contare su supporti vari.
  • All’esame: il candidato deve saper navigare nel codice con rapidità.

👉 Strategia: familiarizzare con gli indici analitici, usare segnalibri e saper rintracciare articoli correlati in pochi secondi.

Differenza 3: la valutazione

Alla scuola la valutazione è formativa: errori e correzioni servono per crescere. La commissione d’esame, invece, adotta un approccio selettivo: ciò che conta è la qualità dell’elaborato finale, non il percorso che ci ha portato a scriverlo.

  • Alla scuola: gli errori vengono discussi.
  • All’esame: gli errori pesano, senza spiegazioni.

👉 Strategia: imparare a “scrivere per convincere” un correttore esterno, che non conosce il nostro percorso.

FAQ

Le dispense della scuola bastano per l’esame?
No. Sono utili, ma non sostituiscono le simulazioni realistiche.

Conta la forma dell’atto oltre al contenuto?
Sì: chiarezza, ordine e leggibilità incidono quanto la correttezza giuridica.

La scuola forense prepara davvero all’esame?
Sì, ma serve integrare con esercizi mirati al contesto reale della prova.

Errori tipici di chi arriva solo con la scuola

  • Non aver mai scritto un atto completo in 7 ore.
  • Essersi abituati a usare materiali non ammessi.
  • Aver sottovalutato l’importanza della conclusione chiara dell’elaborato.

Conclusione

La scuola forense è la base, ma non basta. L’esame di avvocato richiede di tradurre quelle conoscenze in un atto completo, persuasivo e scritto entro i limiti temporali e materiali stabiliti.

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