Riforma Esame Avvocato 2026
cosa cambia davvero (e perché molte notizie non sono aggiornate)
1. Il quadro normativo attuale: cosa prevede oggi la legge
2. Attenzione: molte informazioni online non sono aggiornate
3. La prospettiva 2026: verso una riforma complessiva dell’accesso alla professione
4. Un modello più omogeneo, digitale e meritocratico
5. Che cosa significa per i praticanti
Quante prove sono previste per l’esame di avvocato secondo la riforma?
La bozza di riforma dell’ordinamento forense prevede due prove scritte e una prova orale.
Le prove scritte consisteranno nella redazione di un parere motivato e di un atto giudiziario, in materie a scelta tra diritto civile, penale e amministrativo.
La prova orale comprenderà la discussione delle prove scritte, la soluzione di un caso pratico e una serie di quesiti in diritto sostanziale, processuale e deontologia forense.
Si scriverà ancora a mano durante le prove scritte?
No. Una delle novità più rilevanti del nuovo modello d’esame è l’introduzione della videoscrittura obbligatoria in presenza.
Le prove non saranno più redatte a mano ma digitate al computer in aula, con sistemi di videoscrittura controllata.
L’obiettivo è assicurare maggiore leggibilità, uniformità e tracciabilità delle prove, mantenendo comunque la sede fisica d’esame.
Come cambierà il tirocinio forense con la riforma 2026?
Il tirocinio forense durerà 18 mesi e comprenderà la frequenza obbligatoria di scuole forensi accreditate dal CNF o corsi universitari convenzionati.
Sarà previsto un esame finale di idoneità, necessario per il rilascio del certificato di compiuta pratica e per l’accesso all’esame di Stato.
La riforma punta a uniformare la formazione e a rafforzare la preparazione pratica e deontologica dei futuri avvocati.
Chi valuterà le prove dell’esame di avvocato?
Le commissioni d’esame saranno composte da avvocati, magistrati e professori universitari, con una maggioranza di membri avvocati.
Il DDL delega introduce criteri nazionali di valutazione basati su chiarezza espositiva, rigore metodologico, capacità argomentativa e coerenza giuridica delle soluzioni proposte.
Qual è la principale differenza tra l’esame 2025 e quello previsto dalla riforma?
L’esame 2025 si svolgerà ancora secondo le modalità transitorie introdotte negli anni successivi alla pandemia.
Il modello riformato, atteso dal 2026 in poi, prevede invece prove scritte in videoscrittura, criteri uniformi di valutazione, e una formazione propedeutica più strutturata, integrata nel nuovo ordinamento forense.
Al momento (Ott 2025) c'è una sola prova scritta (atto giudiziario in materia a scelta tra diritto civile, penale ed amministrativo), mentre nel 2026 ci saranno due prove scritte (1 parere motivato ed 1 atto giudiziario entrambi in materia a scelta tra diritto civile, penale ed amministrativo).

