L’esame d’avvocato 2023 vedrà cimentarsi candidati che appartengono alla generazione Z, ma non essendo ancora uscito il bando per la verità nessuno sa molto su come si svolgeranno quelle prove, cioè, se continuerà la formula della prova orale rafforzata oppure se si ritornerà alle tre prove scritte, come appare più probabile.
In ogni caso, i futuri candidati all’esame di avvocato per l’anno 2023 non possono contare su un’esperienza e su uno “storico” di rilievo.
Negli ultimi tre anni, infatti, l’esame si è svolto con una modalità (c.d. orale rafforzato) definita, ma declinata dalle numerose commissioni che hanno concretamente lavorato in maniera differente. Questo non ha consentito che si formasse un’esperienza comune sugli aspetti essenziali dell’esame: cioè il tipo di quesiti che veniva posto, le modalità di gestione della prova e della correzione da parte delle commissioni e, infine, i criteri di valutazione dei candidati.
Se l’esame 2023 tornerà alle tre prove scritte, i candidati avranno difficoltà ad acquisire informazioni dirette dai colleghi che avevano affrontato l’esame con quelle modalità per l’ultima volta nel 2019. È difficile, infatti, a distanza di quattro anni da quando si è sostenuto l’esame ricordare in dettaglio impressioni, emozioni, difficoltà e, in generale, sensazioni che possono essere utili per chi l’esame deve ancora farlo. Anche i suggerimenti tecnici perdono di rilievo, perché i ricordi si affievoliscono; e quindi come ci si è preparati, su quali tracce ci si è esercitati e quali codici si sono consultati diventa difficile da rammentare e trasferire.
E allora cosa possono fare i candidati per l’esame 2023?
Innanzitutto, il primo consiglio è quello di attendere la pubblicazione del bando; sì, lo sappiamo, sembra un consiglio banale, ma in realtà è opportuno che il candidato attenda che siano chiare le “regole del gioco” prima di pensare a come prepararsi alla “gara”.
Nel frattempo, però qualcosa di utile si può fare.
Si può, ad esempio, autonomamente verificare ed informarsi su quali fossero le tipologie di tracce assegnate all’esame in regime di prove scritte e loro difficoltà confrontate con soluzioni pratiche
e qui le si trova tutte quelle dal 2002 in poi
https://www.ius-law.com/commenti-esame/
Le modalità di allenamento per questo tipo di prova sono tante e avremo qui modo di raccontarle forti di 30 anni di esperienza e successi.
Fin d’ora però ci sentiamo di incoraggiare i candidati all’esame d’avvocato 2023: non scoraggiatevi e non temete l’incertezza, perché non c’è strada che, nonostante la nebbia, non possa essere trovata con i giusti strumenti.