Un aspetto che viene spesso sottovalutato nella preparazione dell’esame scritto di avvocato è il “tono” in cui si espone la soluzione del quesito.
Negli anni in cui l’esame è consistito nell’esposizione orale di un parere (2020-2021-2022), il problema è stato quello di organizzare un discorso filato, evitando il più possibile interruzioni … silenzi … ehm … scusate un attimo, l’emozione …
Ma quest’anno si torna alla prova scritta e quindi … sarai letto dalla commissione e non più ascoltato!
Qual è quindi il modo migliore per convincere la commissione che devi essere promosso?
Ovviamente, non c’è una “bacchetta magica” (https://www.ius-law.com/esiste-la-bacchetta-magica-per-l-esame-da-avvocato), ma qualche utile consiglio per affrontare e superare anche questo ostacolo:
- Non concentrarti solo sulla “soluzione” del problema giuridico: se giungi alla conclusione corretta, ma non riesci ad esporla in modo chiaro, lo sforzo fatto è del tutto vanificato.
- Non sarai “ascoltato” alla commissione, ma leggeranno il tuo scritto: non ti servirà quindi la capacità dialettica, ma la chiarezza espositiva nello scrivere.
- Non dovrai scrivere un parere, ma redigere un atto giudiziario; il tuo TOV dovrà quindi essere adeguato al prodotto che ti viene richiesto: non “esponi” una possibile tesi, ma “proponi” una tesi ad un ipotetico giudice; quindi, devi essere assertivo e convincente.
Nei corsi della Ius & Law curiamo anche questo aspetto, insegnando non solo a risolvere i quesiti giuridici e ad elaborare una corretta esposizione della soluzione, ma anche ad usare un tono adeguato all’atto giudiziario richiesto.
Per aiutarti ad essere davvero pronto per la prova di dicembre.