“Ius&Law buongiorno come posso aiutarla?”
“Buongiorno, mi chiamo Luca e sarei interessato al corso PRO, ma vorrei alcuni chiarimenti; posso parlare con un docente?
“Certamente, la metto subito in contatto; resti in linea per favore ….”
“Luca? Eccomi sono Fabrizio, uno dei docenti del corso; possiamo darci del tu? Così rendiamo più facile il colloquio. Dimmi pure quali sono le tue curiosità”
“Bene, ciao Fabrizio; ecco … vedi … è un po’ difficile da spiegare …”
“Non preoccuparti Luca, rispondo con piacere alle tue domande, faccio il docente nei corsi Ius&law da oltre 25 anni e quindi sono abituato alle domande dei candidati…”
“Ok, dunque … io ho fatto pratica e tuttora lavoro in uno studio che non si occupa di giudiziale; nella pratica, quindi, avrò visto sì e no due o tre atti, ma di sfuggita; in sostanza … Non ho idea di come si faccia veramente un atto giudiziario! E capirai che la prospettiva di giocarmi l’ammissione all’orale con una prova che non ho mai affrontato mi spaventa molto; si trattasse di un parere … ne faccio quotidianamente … ma un atto …sono davvero preoccupato”.
“Comprendo Luca e ti dico che nella tua situazione si trovano anche tanti altri candidati; nella mia esperienza ho sempre trovato molti corsisti che, per la loro formazione pratica, non avevano alcuna esperienza nella redazione di atti giudiziari e nonostante questo sono arrivati pronti ad affrontare anche quella prova dell’esame scritto”.
“Davvero?”
“Sì, perché devi considerare che la prova dell’atto giudiziario all’esame è sempre stata peculiare; quest’anno sarà l’unica prova scritta, ma la sostanza non cambierà”
“In che senso? Mi puoi spiegare meglio?”
“Certamente! Intanto, considera che la redazione di un atto viene richiesta sulla base di un caso pratico che comporta innanzitutto la risoluzione di una o più questioni giuridiche di carattere sostanziale; che sia diritto civile, diritto penale o diritto amministrativo, la traccia proposta “nasconde” sempre alcuni quesiti giuridici di diritto sostanziale da risolvere”.
“Come in un parere, quindi?”
“Esattamente! Solo che al candidato non viene chiesta la redazione di un parere, ma di costruire un atto giudiziario nell’interesse dell’ipotetico cliente, protagonista della vicenda narrata nella traccia”.
“Quindi devo prima risolvere i problemi sostanziali che propone la traccia?”
“Sì, nel senso che devi prima scoprire e individuare chiaramente le questioni sottese alla traccia, che solitamente non emergono dalla sola lettura della traccia, ma che sono fondamentali per poter impostare l’atto in modo corretto. Per fare questo occorre quindi esercitarsi in questa “ricerca”; nei nostri corsi dedichiamo infatti molto spazio a questa attività , attraverso simulazioni che facilitano l’apprendimento attraverso l’esercizio pratico e un metodo di studio delle questioni contenute nella traccia”.
“Un learning by doing, praticamente …”
“Proprio così! E questo vale anche per la fase successiva, la parte più formale dell’esercitazione ossia la redazione dell’atto. Questa parte può non essere agevole per i corsisti che non abbiano fatto esperienza di atti durante la pratica”
“Come me …”
“Come te, ma il problema lo si supera, anche in questo caso, imparando praticamente. Ai nostri corsisti forniamo un formulario “ragionato” dei principali atti richiesti all’esame e insegniamo loro a comprendere “la formula” per facilitarne così l’apprendimento in vista dell’esame”
“Ho capito! Insegnate a rendere la soluzione al quesito attraverso la redazione dell’atto richiesto, aiutandosi con un formulario che consenta di imparare gradatamente anche le formule degli atti”
“Esatto! E in questo modo il tempo del corso diventa un esercizio pratico che ti forma sia per la parte di diritto sostanziale che ogni traccia richiede, sia per la parte di diritto processuale necessaria alla redazione dell’atto”
“Grazie Fabrizio, sei stato molto chiaro e convincente; penso proprio che mi iscriverò al corso PRO”
“Sarò lieto di conoscerti Luca e grazie comunque dell’interessamento”.
I corsi della Ius & Law ti offrono l’opportunità di fare esercitazioni pratiche che ti portano, proprio attraverso le simulazioni e l’utilizzo degli strumenti didattici forniti, ad essere pronto ad affrontare la redazione di un atto giudiziario anche se non ne hai mai fatti.
Parleremo di questo argomento in un incontro aperto che si terrà mercoledì’ 1 settembre 2023 alle ore 14.00 sulla nostra piattaforma streaming.
Se sei interessato a partecipare, senza alcun impegno e gratuitamente, richiedi il link per accedere a info@ius-law.com
Civile o penale?
/in News“Ma voi che atto pensate di fare all’esame? Io mi preparo in civile e in penale per avere la possibilità di scelta almeno tra due delle tre tracce che detteranno”.
“Bella idea … tra l’altro mi hanno detto che l’atto di penale di solito è più facile …”.
“Beh .. l’amico di un mio amico, civilista puro, all’esame ha deciso di fare l’atto di penale ed è passato …”.
“Voi siete matti! Io fatto pochi atti durante la pratica e solo di civile; figuratevi se mi butto su un atto di penale… non saprei proprio da dove iniziare…”
“Ma dai … l’atto di penale è sempre un appello… impari a fare le conclusioni e per il resto le formalità sono pochissime …”
Chi ha ragione o … meglio … qual è la strategia vincente?
Proviamo a ragionarci insieme.
Alcuni aspetti devono essere ben chiari:
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Quindi?
Beh … tenuto conto che l’esame scritto di avvocato 2023 è .. one shot … perché prevede una sola prova, direi che non devi improvvisare, ma prepararti per affrontarla al meglio.
Qualche consiglio:
Nei corsi della Ius & Law ti aiutiamo in questo percorso di apprendimento, attraverso simulazioni nelle quali imparerai, anche grazie agli strumenti didattici forniti, a redigere gli atti giudiziari nella materia che sceglierai di affrontare.
Parleremo di questo argomento in un incontro aperto che si terrà mercoledì’ 6 settembre 2023 alle ore 14.00 sulla nostra piattaforma streaming.
Se sei interessato a partecipare, senza alcun impegno e gratuitamente, richiedi il link per accedere a info@ius-law.com
Non ho mai fatto un atto
/in News“Ius&Law buongiorno come posso aiutarla?”
“Buongiorno, mi chiamo Luca e sarei interessato al corso PRO, ma vorrei alcuni chiarimenti; posso parlare con un docente?
“Certamente, la metto subito in contatto; resti in linea per favore ….”
“Luca? Eccomi sono Fabrizio, uno dei docenti del corso; possiamo darci del tu? Così rendiamo più facile il colloquio. Dimmi pure quali sono le tue curiosità”
“Bene, ciao Fabrizio; ecco … vedi … è un po’ difficile da spiegare …”
“Non preoccuparti Luca, rispondo con piacere alle tue domande, faccio il docente nei corsi Ius&law da oltre 25 anni e quindi sono abituato alle domande dei candidati…”
“Ok, dunque … io ho fatto pratica e tuttora lavoro in uno studio che non si occupa di giudiziale; nella pratica, quindi, avrò visto sì e no due o tre atti, ma di sfuggita; in sostanza … Non ho idea di come si faccia veramente un atto giudiziario! E capirai che la prospettiva di giocarmi l’ammissione all’orale con una prova che non ho mai affrontato mi spaventa molto; si trattasse di un parere … ne faccio quotidianamente … ma un atto …sono davvero preoccupato”.
“Comprendo Luca e ti dico che nella tua situazione si trovano anche tanti altri candidati; nella mia esperienza ho sempre trovato molti corsisti che, per la loro formazione pratica, non avevano alcuna esperienza nella redazione di atti giudiziari e nonostante questo sono arrivati pronti ad affrontare anche quella prova dell’esame scritto”.
“Davvero?”
“Sì, perché devi considerare che la prova dell’atto giudiziario all’esame è sempre stata peculiare; quest’anno sarà l’unica prova scritta, ma la sostanza non cambierà”
“In che senso? Mi puoi spiegare meglio?”
“Certamente! Intanto, considera che la redazione di un atto viene richiesta sulla base di un caso pratico che comporta innanzitutto la risoluzione di una o più questioni giuridiche di carattere sostanziale; che sia diritto civile, diritto penale o diritto amministrativo, la traccia proposta “nasconde” sempre alcuni quesiti giuridici di diritto sostanziale da risolvere”.
“Come in un parere, quindi?”
“Esattamente! Solo che al candidato non viene chiesta la redazione di un parere, ma di costruire un atto giudiziario nell’interesse dell’ipotetico cliente, protagonista della vicenda narrata nella traccia”.
“Quindi devo prima risolvere i problemi sostanziali che propone la traccia?”
“Sì, nel senso che devi prima scoprire e individuare chiaramente le questioni sottese alla traccia, che solitamente non emergono dalla sola lettura della traccia, ma che sono fondamentali per poter impostare l’atto in modo corretto. Per fare questo occorre quindi esercitarsi in questa “ricerca”; nei nostri corsi dedichiamo infatti molto spazio a questa attività , attraverso simulazioni che facilitano l’apprendimento attraverso l’esercizio pratico e un metodo di studio delle questioni contenute nella traccia”.
“Un learning by doing, praticamente …”
“Proprio così! E questo vale anche per la fase successiva, la parte più formale dell’esercitazione ossia la redazione dell’atto. Questa parte può non essere agevole per i corsisti che non abbiano fatto esperienza di atti durante la pratica”
“Come me …”
“Come te, ma il problema lo si supera, anche in questo caso, imparando praticamente. Ai nostri corsisti forniamo un formulario “ragionato” dei principali atti richiesti all’esame e insegniamo loro a comprendere “la formula” per facilitarne così l’apprendimento in vista dell’esame”
“Ho capito! Insegnate a rendere la soluzione al quesito attraverso la redazione dell’atto richiesto, aiutandosi con un formulario che consenta di imparare gradatamente anche le formule degli atti”
“Esatto! E in questo modo il tempo del corso diventa un esercizio pratico che ti forma sia per la parte di diritto sostanziale che ogni traccia richiede, sia per la parte di diritto processuale necessaria alla redazione dell’atto”
“Grazie Fabrizio, sei stato molto chiaro e convincente; penso proprio che mi iscriverò al corso PRO”
“Sarò lieto di conoscerti Luca e grazie comunque dell’interessamento”.
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/in News“Ok ma adesso che è uscito il bando, voi come vi preparate per la prova scritta?”
“Bah … io durante la pratica ho fatto atti di civile, ma anche qualche atto di penale; quindi, penso che mi eserciterò su entrambi”.
“Io invece preferisco concentrarmi solo sulla materia in cui mi sento più forte, tanto all’esame sceglierò senz’altro l’atto in quella materia”
Questi sono alcuni dei dubbi sorti all’esito della pubblicazione del bando, dopo che sono state chiarite le regole della prova scritta di dicembre.
Ma qual è la preparazione più efficace?
Proviamo a rifletterci insieme.
Come nel passato, alla prova scritta ti verranno proposte tre diverse tracce, una per ciascuna materia (diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo).
Ciascuna traccia richiederà “la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale”.
Quindi, si tratterà di un caso articolato, con uno o più quesiti giuridici anche di diritto sostanziale; in pratica, non ti verrà richiesto solamente di redigere un atto giudiziario per verificare le tue conoscenze del diritto processuale della materia (diritto civile, diritto penale o diritto amministrativo), ma ti troverai ad affrontare un caso nella cui risoluzione dovranno emergere anche le tue conoscenze del diritto sostanziale di quella materia.
Non ci credi?
Prova a vedere i quesiti proposti negli ultimi anni in cui ci sono state le prove scritte (cioè fino al 2019) e te ne renderai conto … (https://www.ius-law.com/commenti-esame).
Cosa significa questo e, soprattutto, come impatta sulla tua preparazione?
I corsi della Ius & Law ti offrono l’opportunità di fare esercitazioni pratiche nelle diverse materie della prova scritta, con la libertà di scegliere se dedicarti solamente ad una materia, ovvero se alternare le esercitazioni nelle diverse materie.
Consultando il calendario (https://www.ius-law.com/calendario-corsi) potrai pianificare il tuo corso, adattandolo alle tue esigenze; prima dell’inizio dei corsi, infatti, verranno anche indicate le tipologie di atto oggetto delle singole esercitazioni, in modo da consentire la scelta dell’esercitazione da seguire anche in base all’atto da redigere.
Scegli una preparazione che si adatti alle tue esigenze e … non viceversa.
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Il dado è tratto!
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Ci siamo!
È stato pubblicato il bando dell’esame di avvocato 2023 che conferma nella sostanza quanto avevamo anticipato (https://www.ius-law.com/percorso-misto/).
La struttura complessiva dell’esame è quella tradizionale (prova scritta + prova orale) ma con alcune peculiarità di cui peraltro abbiamo già ragionato.
Vediamo subito gli aspetti essenziali.
Intanto, occorre ti iscriva per tempo e quindi … cerchio rosso al calendario: la domanda di partecipazione dovrà essere inviate per via telematica dal 3 ottobre all’11 novembre 2023.
La prova scritta è fissata per il 12 dicembre 2023 e avrà la durata di sette ore; si tratterà quindi di una sorta di “maratona” per la quale dovrai prepararti a dovere (https://www.ius-law.com/esame-di-avvocato-sprint-o-maratona/).
Ma cosa ti aspetterà quel giorno?
Il bando parla in burocratese: “La prova scritta viene svolta sui temi formulati dal Ministero della giustizia e ha ad oggetto la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale, su un quesito proposto in materia scelta dal candidato tra il diritto civile, il diritto penale e il diritto amministrativo”.
Tradotto, significa che verrà proposto un quesito su un caso pratico per ogni materia (diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo) con la richiesta di redigere un atto giudiziario; tu potrai scegliere in quell’occasione la traccia e quindi l’atto da svolgere (lo conferma espressamente il bando: “Il candidato sceglie la materia predisponendo uno degli atti giudiziari dettati dal presidente della commissione d’esame”)
Quindi: non dovrai scegliere né comunicare preventivamente la materia sulla quale intendi fare la prova scritta.
Altro aspetto positivo: le materie che decidi di indicare per la prova orale non incidono sulla scelta che potrai fare per la prova scritta.
Il bando, infatti, si limita a confermare che la prova orale è articolata in tre fasi:
Pertanto, la scelta delle materie da “portare all’orale” andrà fatta in sede di presentazione della domanda e non vincolerà la scelta dell’atto da redigere nella prova scritta.
Non resta quindi che … fare un bel respiro e partire: è cominciato il countdown!
PS: se ti interessa il bando integrale, lo trovi qui
https://www.giustizia.it/giustizia/it/mg_1_8_1.page?contentId=SDC439401#
L’ombrellone del praticante
/in News“Ma … io pensavo di approfittare di questo periodo per farmi un ripasso della giurisprudenza, tanto i casi dell’esame sono sempre tratti da sentenze recenti”
“Io invece mi porto dietro il Mantovani, perché non ripasso la teoria da troppo tempo e per l’esame serve sicuramente”
“Beati voi che avete un po’ di tempo; il mio studio mi lascia solo una settimana di vacanza; pensavo di farmi un ripasso di civile su qualche compendio”.
L’inizio dell’estate per che si deve preparare all’esame di avvocato è spesso fonte di ansia, per la paura di “perdere tempo”.
Quindi? Cosa portarsi sotto l’ombrellone?
NIENTE
Frena il tuo leprotto cognitivo e aspetta a trarre conclusioni, che ci ragioniamo insieme.
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Qualche consiglio, comunque.
Se puoi/vuoi dedicare qualche ora ad un lavoro utile, comincia a familiarizzare con i quesiti che normalmente vengono assegnati alla prova scritta di avvocato.
Sul sito Ius & Law trovi le tracce assegnate all’esame di avvocato dal 2002 in poi (https://www.ius-law.com/commenti-esame/ ); puoi autonomamente verificare quali sono state le tracce assegnate e trovi anche un commento per la soluzione pratica del quesito.
Questo ti permetterà anche di testare la tua preparazione teorica sui temi oggetto delle tracce ed eventualmente dedicare qualche ora al ripasso di quegli argomenti, in modo però mirato e focused.
Imparare a interpretare le tracce assegnate, infatti, è il primo passo per leggere la “mappa del tesoro” (https://www.ius-law.com/la-mappa-del-tesoro/) e capire quali temi giuridici affrontare e sviluppare per costruire la soluzione.
Per poi tornare al meritato riposo … senza dimenticare la crema solare. ?
Tieni la barra dritta
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“Buongiorno Ius&Law come posso aiutarla?”
“Buongiorno, forse sono troppo in anticipo, ma vorrei avere qualche informazione sui vostri corsi di preparazione all’esame di avvocato”
“Certamente; se ha visitato il nostro sito immagino conosca già le nostre offerte; ha curiosità su un corso in particolare?”
“Ma … veramente no … c’è ancora tanto tempo prima dell’esame …”
TANTO TEMPO ???!
Vedremo dal bando (che non tarderà ad uscire), ma i rumors collocano la data della prova scritta verso metà dicembre 2023…. quindi tra cinque mesi.
E cinque mesi sono taaaaantotempooooo per prepararsi, vero? …. Vero? …. Dai … ditemi che c’è tempo, sennò mi sale l’ansia ….. ?
NO PANIC!
Un bel respiro e… ne parliamo.
L’esame di avvocato del 2023 sarà una sorta di “percorso misto” che inizierà con la prova scritta sull’atto giudiziario (https://www.ius-law.com/percorso-misto/).
In questa prospettiva, una mera preparazione “teorica” (https://www.ius-law.com/abbasso-la-teoria/) potrebbe non essere sufficiente o comunque metterti in difficoltà per gli aspetti pratici che connoteranno l’esame, soprattutto nella prova scritta e nella prima prova orale.
Non devi però cadere nella “trappola” dell’iperattivismo, facendoti incantare dal canto delle sirene.
Evita perciò di:
Quindi?
Fai un percorso che contempli lo studio come parte delle esercitazioni guidate, così da avvicinarti gradatamente e con metodo alla prova scritta di dicembre.
E nella pianificazione, tieni sempre conto del tuo “barattolo del tempo” (https://www.ius-law.com/il-barattolo-del-tempo/).
I corsi Ius & Law sono pianificati proprio per un apprendimento progressivo e sostenibile; partendo dallo Spring Training (https://www.ius-law.com/corsi/corso-spring-training/), sempre fruibile fino a dicembre, per arrivare al corso pratico in streaming (https://www.ius-law.com/corsi/corso-pratico-in-streaming/) e al corso e-learning (https://www.ius-law.com/corsi/corso-e-learning/) che si avvieranno in autunno con varie soluzioni, modulate per numero di esercitazioni e prezzo.
Per raggiungere la meta, segui la direzione migliore e … tieni la barra dritta!
Devi sapere cucinare con quanto trovi in dispensa
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C’era una volta una giovane praticante di nome Alessandra. Era appassionata di diritto fin da quando era bambina e desiderava diventare una grande giurista. Un giorno, decise di partecipare a un corso avanzato per prepararsi all’esame di avvocato.
Durante il corso, il tutor mise in evidenza l’importanza di saper redigere un atto con i materiali disponibili. Spiegò che, a volte, gli avvocati si trovano di fronte a situazioni in cui devono improvvisare e utilizzare ciò che hanno a disposizione per creare atti comunque efficaci. Questa abilità di adattarsi ai materiali disponibili era fondamentale per superare l’esame, dimostrando le capacità di un vero avvocato.
Alessandra fu ispirata da questo concetto e decise di mettere in pratica ciò che aveva imparato. Un giorno, mentre lavorava in preparazione all’esame, si trovò ad affrontare un caso particolare, per il quale il codice che utilizzava non riportava alcun precedente di giurisprudenza.
Senza farsi scoraggiare, Alessandra si mise all’opera. Esplorò il proprio codice, cercando sentenze che esprimessero principi comunque utili a risolvere il caso. Sperimentò diverse combinazioni e rilesse più volte per trovare la formulazione convincente per la soluzione.
Dopo alcuni tentativi, Alessandra riuscì a creare una soluzione ragionata del caso proposto dalla traccia, utilizzando principi tratti da massime di giurisprudenza relative a casi diversi, ma altrettanto fondanti. Il tutor rimase soddisfatto della soluzione proposta, complimentandosi con Alessandra per la sua abilità di lavorare con ciò che aveva a disposizione.
Da quel giorno, Alessandra capì che l’arte di scrivere di diritto non riguardava solo le formule e i precedenti specifici, ma richiedeva anche flessibilità e creatività. Imparò a sfruttare al massimo ciò che aveva a disposizione, trasformando ingredienti comuni (norme e sentenze) in ragionamenti fondanti.
Il metodo Ius & Law insegna proprio lavorare con quanto ciascuno trova nella propria “dispensa”, elaborando con quegli “ingredienti” il miglior ragionamento possibile per costruire il proprio “piatto”.
Morale della favola: sii intelligente, sii come Alessandra!
La mappa del tesoro
/in News“Ho capito!!!! Finalmente ho trovato il tesoro!”
Questa è stata la reazione di una nostra corsista quando, nel corso di una simulazione l’abbiamo guidata nella lettura della traccia oggetto dell’esercitazione e ha capito il quesito da risolvere.
“È vero, a volte capire cosa ti chiede la traccia è davvero una caccia al tesoro!” ha fatto eco un altro corsista (da lì in poi chiamato da tutti Jack Sparrow ?☠️)
Ma è davvero così difficile interpretare le tracce dell’esame scritto d’avvocato? E lo sarà anche per la prova scritta del 2023 in cui si dovrà fare un atto giudiziario?
Proviamo a rifletterci insieme.
Oggettivamente la traccia non può essere considerata un ostacolo: 15-20 righe in cui viene narrata una vicenda si possono leggere rapidamente e comprendere altrettanto in fretta.
Ecco appunto … la fretta … te la devi dimenticare!
Senza scomodare i proverbi della nonna (“la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi”), devi avere ben chiaro che la traccia è uno dei tuoi “strumenti” ed è il primo che devi utilizzare per fare bene il tuo lavoro
Quindi va maneggiato con cura perché il suo uso incide su tutto il lavoro.
Perché … se cominci con un martello e poi ti accorgi che sarebbe servito un pennello … beh … capisci che il lavoro si complica.
Fuor di metafora, leggere con attenzione la traccia e comprendere bene quali siano i fatti salienti della vicenda è fondamentale per individuare il tema giuridico e delineare i contorni in cui devi restare per costruire una soluzione mirata al quesito che la traccia sottende.
E se devi redigere un atto giudiziario (come nella prova scritta dell’esame 2023) l’esigenza di essere focused su soggetti e accadimenti è ancora maggiore, perché dal testo della traccia devi ricavare tutte le informazioni utili anche a costruire il tuo atto sotto il profilo probatorio (documenti, prove testimoniali, …).
Nei corsi della Ius & Law dedichiamo molta cura a questa fase del lavoro.
Attraverso simulazioni pratiche insegniamo ad affrontare questa parte dell’esercitazione con la dovuta attenzione, guidando il corsista concretamente a scoprire in autonomia cosa si “nasconde” dietro la vicenda narrata nella traccia.
Per raggiungere questo obbiettivo utilizziamo un metodo il cui apprendimento costituisce parte fondante di tutti i nostri corsi.
Perché, se vuoi trovare il tesoro non ti basta avere la mappa; devi capire dove scavare!
Abbasso la teoria! ??
/in News“Avevo finalmente cominciato a vedere qualcosa di pratico e adesso devo ributtarmi sui libri! ?”
Alcuni candidati reagiscono così all’idea di prepararsi per le prove dell’esame di avvocato … ed è comprensibile, perché dopo tanti anni di studio quasi esclusivamente teorico (il corso di laurea in giurisprudenza non brilla per laboratori o esercitazioni …), l’idea di riaprire i libri fa venire le bolle!
“Se c’è una cosa che so fare bene è studiare e lo studio serve sempre; quindi … io studio a martello e … vedrai che l’esame lo porto a casa! ??”
Altri invece reagiscono così, restando (disperatamente) attaccati alle certezze maturate durante l’università e confidando che con lo studio tutto si risolva.
Chi ha ragione?
Non è la domanda corretta, perché non ti deve interessare quale sia la strada “giusta”, ma quale sia la “tua” strada.
Ragioniamoci insieme.
Intanto, devi avere chiaro come sarà l’esame di avvocato del 2023: una prova articolata e multi step.
https://www.ius-law.com/percorso-misto
Nella prima parte del percorso, Ti troverai ad affrontare casi pratici, da risolvere per costruire un atto giudiziario (la prova scritta) o elaborare un parere da esporre oralmente (la prima fase della prova orale).
Occorre quindi che la preparazione sia adeguata all’obiettivo e focused. Serve un metodo che ti aiuti a gestire il tempo e gli strumenti (codici), che ti guidi nella impostazione del ragionamento risolutivo e ti formi nella costruzione della tua road map
https://www.ius-law.com/l-esame-da-avvocato-senza-google-maps
Così condotta, la formazione ti consentirà anche di verificare la tua preparazione e di dedicare eventuale tempo allo studio teorico, anch’esso però finalizzato all’obiettivo, che non sarà (almeno fino alla prima fase della prova orale) una “interrogazione” stile esame universitario.
I corsi della Ius & Law sono strutturati per guidarti nei vari passaggi della preparazione necessaria per affrontare l’esame, con un’impostazione didattica che da sempre li caratterizza: simulazioni pratiche della prova d’esame svolte in applicazione di un metodo completo.
Ti insegniamo come gestire il tempo, come organizzare il lavoro e come predisporre il tuo “prodotto” (atto giudiziario e parere orale).
Sempre con attenzione alle tue peculiarità (il rapporto con il docente è costante) e con un approccio pratico.
Perché non puoi imparare ad andare in bicicletta … in teoria!
Percorso misto
/in NewsPer l’esame 2023 sembra proprio che i praticanti avvocati dovranno affrontare un “percorso misto”.
Il testo legislativo in discussione prevede infatti:
– esame di un caso pratico su una materia a scelta con esposizione della soluzione
– discussione su questioni giuridiche in tre materie a scelta
– dimostrazione della conoscenza della deontologia forense.
Il primo ostacolo è il superamento della prova scritta, ma anche nella prova orale non si scherza: viene superata solo se in ogni fase si ottiene la sufficienza.
Tutto piuttosto complicato, almeno sulla carta, ma … è davvero così?
Proviamo a ragionarci insieme.
La prova scritta sull’atto giudiziario.
Al di là di una prima reazione allergica (anche comprensibile), la prova non ti deve spaventare troppo.
Come abbiamo spiegato in un altro post (“First reaction: shock!”) devi innanzitutto mettere ben a fuoco il lavoro che sarai chiamato a svolgere: si tratterà sempre di affrontare un caso pratico, comprendendo il quesito giuridico sotteso, per redigere l’atto più idoneo per l’ipotetico cliente.
Il tutto, avendo a disposizione i codici (sostanziali e procedurali) annotati.
Acquisita questa consapevolezza, occorre agire di conseguenza, esercitando ciascuna delle skill che dovrai dimostrare di avere:
La prova orale.
[Perché pensarci adesso? Tanto prima devo superare la prova scritta?]
Se freni i tuoi bias e non arrivi a conclusioni affrettate, te lo spiego!
La prima fase della prova orale consisterà nell’analisi di un caso pratico sul quale esporre oralmente una soluzione. In sostanza, quello che ha costituito l’unica prova dell’esame di avvocato negli ultimi tre anni (l’orale “rafforzato”).
Quindi, se lavori adeguatamente per rafforzare le prime due skill necessarie per la prova scritta
Ti troverai già allenato anche per affrontare la prima fase della prova orale.
Dovrai curare solo la terza skill necessaria per questa fase
Ma anche per questo potrai contare sul nostro supporto.
Stiamo già studiando soluzioni flessibili e smart per accompagnarti anche in questa ulteriore fase del percorso.
Quindi … stay tuned e non preoccuparti delle asperità del terreno: ti forniremo le scarpe adatte!